Analisi patrimoniale

Qualsiasi scopo ci si prefigga, la via più breve per raggiungerlo è una programmazione di tempi, modi e risorse occorrenti, cioè la pianificazione. Anche in ambito familiare…
Una corretta pianificazione familiare parte quindi dall’analisi della situazione economica e finanziaria della famiglia stessa, dallo ‘stato patrimoniale’ per così dire, nonché dalla ponderazione dei bisogni correnti e di quelli prevedibili e/o preventivati.

Al fine di realizzare un piano finanziario personalizzato occorre analizzare il bilancio economico del cliente, prendendo in considerazione:

  • il patrimonio in attivo, il quale include tutti i beni, mobili e immobili, in suo possesso o appartenenti al nucleo famigliare;
  • il patrimonio in passivo, dato dai debiti non ancora saldati;
  • le entrate derivanti da stipendio, pensione, affitti, diritti d’autore e via dicendo;
  • le uscite, comprendenti tanto le spese fisse e necessarie, quanto quelle secondarie e talvolta superflue.

Dopo aver raccolto e analizzato tutti i dati e aver individuato gli obiettivi del cliente sul breve, medio o lungo periodo viene effettuata un’analisi del rischio dopodichè si procederà a formulare dei piani di risparmio, prestito e investimento personalizzati.

Analisi patrimoniale - Valentina Fraschetta

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    Stato patrimoniale economico

    E’ importante definire le attività finanziarie, immobiliari e assicurative attraverso lo stato patrimoniale e il conto economico.

    Stato patrimonialeConto economico
    1. Totalizzare le attività finanziarie.1. Definire il consuntivo del conto economico dell’ultimo anno (entrate e uscite).
    2. Stimare il patrimonio immobiliare e le altre attività reali.2. Calcolare la differenza tra entrate e uscite dell’anno precedente per determinare la quota di risparmio annuale.
    3. Totalizzare l’importo di debiti in essere.3. Quantificare preventivamente il conto economico dell’anno in corso (entrate e uscite).
    4. Calcolare la differenza tra totale attività e totale passività per determinare la ricchezza netta.4. Calcolare la differenza preventivata tra entrate e uscite per stimare la quota di risparmio dell’anno in corso.