AFFRANCAMENTO QUESTO SCONOSCIUTO

Cos’è l’affrancamento fiscale 2023?

L’affrancamento 2023 è un trattamento fiscale per poter pagare meno tasse sul capital gain dei propri investimenti. I soggetti coinvolti sono le sole persone fisiche.

Novità della legge di bilancio 2023, commi 112 e 113

Questi due commi prevedono la possibilità di considerare realizzati i redditi derivanti dalla cessione o dal rimborso di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR), assoggettando ad imposta sostitutiva, con aliquota del 14%, la differenza tra il valore delle quote o azioni rilevato dai prospetti periodici alla data del 31 dicembre 2022 e il costo o valore di acquisto o di sottoscrizione. Quello che viene comunemente definito “affrancamento”.

La modalità e l’entità del risparmio cambia a seconda del tipo di strumento su cui si era investiti alla data del 31 dicembre 2022 e che si è mantenuto sino ad oggi.

  • Fondi Comuni – Tassazione al 14% anziché al 26%
  • Sicav – Tassazione al 14% anziché al 26%
  • ETF – Tassazione al 14% anziché al 26%
  • Azioni – Tassazione al 16% anziché al 26%
  • Polizze di ramo I e V – Tassazione al 14% anziché al 26%

Come funziona l’affrancamento?

Il contribuente dovrà esercitare l’opzione per l’applicazione di tale regime attraverso apposita comunicazione all’intermediario presso il quale è intrattenuto il rapporto di custodia, amministrazione, gestione di portafogli o altro stabile rapporto, entro il 30 giugno 2023. In assenza di tali rapporti, l’opzione può essere esercitata, dal contribuente, nella propria dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2022. Tale opzione si estende a tutte le quote o azioni appartenenti ad una medesima categoria omogenea, possedute alla data del 31 dicembre 2022 nonché alla data di esercizio dell’opzione. 

Conviene?

Per avere una convenienza è necessario quindi innanzitutto che ci siano state delle plusvalenze alla data di riferimento e che la tassazione dello strumento preso in esame sia superiore all’imposta da pagare.

È bene ricordare infatti che i fondi d’investimento che investono totalmente in titoli di stato White List applicano una tassazione solo del 12,5%. Di conseguenza, salvo diversa futura indicazione dell’Agenzia delle Entrate, esercitando l’opzione per questi strumenti si avrebbe un danno fiscale anziché un guadagno.

L’opzione risulta conveniente per gli strumenti con una componente totalmente azionaria visto che sono sottoposti ad una tassazione del 26%; pagando solo il 14% si sfrutterebbe a pieno il beneficio fiscale.

Per tutti gli strumenti bilanciati, flessibili o multiasset, in quanto solitamente sono un mix tra titoli di stato white list ed altro con la conseguenza di ricadere in un’aliquota fiscale media che si pone tra il 12,5% e il 26%, sono necessarie valutazioni specifiche da fare caso per caso per capirne la convenienza o meno.

Richiesta di affrancamento

L’affrancamento 2023 va optato entro il 30 giugno 2023 comunicandolo al proprio intermediario, banca o assicurazione, e l’imposta andrà pagata entro settembre 2023.

Se hai bisogno di ulteriori informazioni sull’affrancamento fiscale 2023 e vuoi capire se può essere interessante per te richiedi un appuntamento o scrivici.

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